Qualche anno fa ho iniziato un’impresa di seguire a piedi l’antica Via dell’Ambra. Alla base di una pubblicazione scientifica e la carta aggiunta ho elaborato e seguito un percorso dalla Repubblica Ceca alla Costa Baltica e un frammento lungo il fiume Moldava anche dalla capitale della Repubblica alla città di Linz, nell’Austria del Nord. E attraverso l'area d'Austria e Italia ho giunto Aquileia. Ecco una delle diramazioni dell’antica via del commercio dell’ambra, che conduce da Aquilea sul mare Adriatico al Nord dell’Europa, alla Costa Baltica, ricca dell’ambra, al golfo di Gdańsk o alla penisola di Sambia Tutte le informazioni in polacco, Tedesco e italiano se le possono trovare sul sito: http://www.bursztynowyszlak.pl.html
V České: po stopách jantarových kupců
Pyccкий: пешком по янтарному пути
Deutsch: die österreichische bernsteinstrasse
English: in the footsteps amber merchants
Polski: fotoblog

e-mail: m.stroinska@op.pl

sobota, 27 lipca 2013

Vindobona - Vienna nei tempi dei Romani

Vienna (dal latino Vindobona), è una zona dove c'erano un campo legionario e un' insediamento della popolazione culturalmente diversa.
Nella caserma che aveva più di 20 ettari, all'interno del primo quartiere di Vienna odierna - Innere Stadt, stazionavano 6000 legionari. Le fortificazioni create alla fine del primo secolo, sono state costruite direttamente sul Danubio (sull'altopiano della collina per essere protetto contro le inondazioni). Costituivano uno dei punti di difesa, lungo il confine naturale (dal latino limes), con la Germania indipendente. Fuori dalla fortezza, si sviluppavano gli insediamenti urbani (dal latino canabae legionis). Questi centri commerciali, con numerose infrastrutture d'agricoltura e questi silvicolturali, erano indipendenti dei militari. La città civile nelle immediate vicinanze della caserma, è l'area del terzo distretto di Vienna odierna - Landstraße.
                                                                      
                                                  Mar Baltico
                                                       

                                           B A R B A R I C U M         
               ~~   o Lentia                                ~~
                              o Lauriacum   ~~   ~~        o Vindobona
                                                                                ~~ Danubio
                              N O R I C U M
                                                                     P A N N O N I A
                     o Virunum

         o Aquileia

Mare
Adriatico


Della fortezza legionaria
Al tempo dell'Impero Romano le caserme dei legionari erano progettati e costruiti secondo un sistema simile. Perciò ora a Vienna, è possibile individuare facilmente gli edifici più importanti e ricostruire le planimetrie. Si può disegnare l'abbozzo di fortezza circondata da mura con torri e fossati, sulla mappa nell'ambito delle strade di Tiefer Graben - Naglergasse / Graben - Rotenturmstraße.

Le strade del forte
Nel centro della caserma, all'incrocio tra le strade principali era un edificio del comando (dal latino Principia). Le strade ampie a circa 9 metri erano pavimentate e dotate di canali di drenaggio.
I marciapiedi su entrambi i lati delle strade principali del campo dei legionari erano dotati di tetto, sostenuto da colonne (dal latino porticus) di arenaria. Allora anche in caso di pioggia, si poteva andare su terreno asciutto verso le numerose taverne, botteghe, stalle e piccoli negozi.



Porta del forte
La fortezza aveva quattro porte, i cui nomi derivano dalla loro posizione.
Le imponenti torri delle porte, con mezze colonne, merli e fregi, avevano circa 20 metri di altezza che doveva fare una grande impressione sui cittadini.







Armamento e attrezzature
I legionari romani ricevevano regolarmente lo stipendio. In contrasto con l'attuale tempo, l'armatura e le armi non erano uguali, dato che li dovevano comprare da soli, o li ereditavano dai loro padri o parenti. Le armi e l'armatura sia per l'uomo che per il cavallo cambiavano molto. Le cinture militari e le imbracature, erano riccamente decorate. A Vienna, sono rari gli elementi conservati dell’armatura degli ex legionari, perché le parti danneggiate venivano sciolte e ne facevano le nuove.

Riscaldamento a pavimento
Nella maggior parte delle stanze di ufficiali c’erano riscaldamento a pavimento e a parete (dal latino hypocaustum). Sotto il massiccio pavimento costituito da due strati erano i pali di 1 metro, fatti di mattoni. Invece nelle pareti fino al tetto c'erano i pali fatti di mattoni vuoti, perché l'aria calda potesse passare su per i buchi. Perché il fumo non uscisse dal sistema di riscaldamento, i muri erano intonacati. La caldaia (dal latino praefurnium) era nella stanza accanto o nel cortile.

Delle acque reflue (fogne) 
e dei rifiuti
Delle acque reflue provenienti dalla fortezza erano dimesse dal sistema fognario ben definito sin dall’inizio. I Romani erano consapevoli dell'importanza dell'igiene nella prevenzione delle malattie. Le fogne erano situati lungo la strada principale, avevano una profondità di 2 metri ed erano rivestiti con mattoni. L'angolo di pendenza del terreno è stato utilizzato nel modo furbo - l'acqua di scarico veniva dimessa in fossati della fortezza, e poi verso il Danubio. Dei rifiuti enormi probabilmente venivano depositati sul versante del Danubio. Nei distretti civili le impurità erano solitamente scaricate in pozzi speciali e in fosse.
Il sistema idrico e la rete fognaria, li si può facilmente rintracciare nel film, che si può vedere nella sala didattica del museo.

Amministrazione e gestione
La Città civile era gestita dai suoi cittadini. Il consiglio comunale era composto da 100 membri della classe dirigente - l'élite locale. Oltre al prestigio, da queste posizioni si richiedevano i soldi propri per l'espansione della città. A capo di tutta l'amministrazione erano due persone (dal latino duumviri) che volontariamente e gratuitamente lavoravano per un anno per il bene della società. I commercianti e gli artigiani appartenevano alle associazioni professionali (dal latino collegia), e alcuni di loro anche ai vigili del fuoco volontari. Anche se oggi è noto che non vi era alcun sistema organizzato di smaltimento dei rifiuti, i proprietari erano responsabili del mantenimento della purezza dei loro possedimenti.
Economia
I cittadini della parte civile di Vindobona e della sua vicinanza, si mantenevano con i rifornimenti per i soldati romani, in particolare, i mercanti di insediamento urbano nei pressi della fortezza. Loro vendevano non solo i prodotti agricoli forniti dai quartieri circostanti, ma anche facevano commercio con i cibi esotici importati. Nella vendita erano anche dei prodotti fatti da artigiani che vi risiedevano, come vasi di ceramica, oggetti in metallo e in ossi. Il mercato concludeva anche i prodotti di lusso provenienti da regioni lontane, che aveva luogo attraverso la costruzione e l'ampliamento di strade. Il lavoro di costruzione era influenzato da una fabbrica di mattoni nella zona di Vidobona (Vienna 17, Hernals), di cava (Vienna 19, Nußberg) e da dove si poteva scavare il legno (Wienerwald).

Molti oggetti che noi attualmente usiamo nella vita di tutti i giorni, erano usati dai Romani, ma in una forma diversa.
Testo: Wien Museum Römermuseum

Römermuseum - un museo che racconta la storia della città romana di Vindobona. Esso è moderno e possiede due piani. E sulle pareti da un livello ad un altro, sui dipinti, si può vedere erano il campo di legionari e la città sul confine (Donaulimes) dell'Impero Romano.