Qualche anno fa ho iniziato un’impresa di seguire a piedi l’antica Via dell’Ambra. Alla base di una pubblicazione scientifica e la carta aggiunta ho elaborato e seguito un percorso dalla Repubblica Ceca alla Costa Baltica e un frammento lungo il fiume Moldava anche dalla capitale della Repubblica alla città di Linz, nell’Austria del Nord. E attraverso l'area d'Austria e Italia ho giunto Aquileia. Ecco una delle diramazioni dell’antica via del commercio dell’ambra, che conduce da Aquilea sul mare Adriatico al Nord dell’Europa, alla Costa Baltica, ricca dell’ambra, al golfo di Gdańsk o alla penisola di Sambia Tutte le informazioni in polacco, Tedesco e italiano se le possono trovare sul sito: http://www.bursztynowyszlak.pl.html
V České: po stopách jantarových kupců
Pyccкий: пешком по янтарному пути
Deutsch: die österreichische bernsteinstrasse
English: in the footsteps amber merchants
Polski: fotoblog

e-mail: m.stroinska@op.pl

sobota, 26 stycznia 2019

Lungo il Danubio in Austria (limes danubiano)

Le località situate lungo il Danubio in Austria ed essendo gli oggetti dell’architettura militare romana consituivano sia il sistema di fortificazione sia i centri di comunicazione al confine tra l’Impero Romano con il Barbaricum. Vicino a questi luoghi di sosta, i mercanti partendo con l’ambra per Aquileia attraversavano il fiume. Il confine difensivo sia per la Provincia di Noricum sia per la Pannonia era di tipo differiva dagli altri confini dell’Impero perché lo stesso costituiva un confine naturale. Nel corso dei secoli del traffico frontaliero, il confine di nord era controllato dalle unità militari e i reparti ausiliari disposti nei campi legionari, nei forti e nelle torri di guardia. I connessioni di comunicazione avendoci l’inizio conducevano ai centri amministrativi come le città di Aelium Cetium (Sankt Pölten) ed Ovilava (Wels).


La parte austriaca del Danubio con la catena delle strutture unite con la via di limes. Dall’inizio del primo secolo la rafforzata linea di difesa dei romani proteggeva il confine naturale dai popoli germanici.

Certe avamposti militari sono state create vicino agli insediamenti già esistenti, p.es. celtici. Gli insediamenti civili (case, botteghe, negozi) che si sviluppavano nella vicinanza dei forti a volte, attraverso le città civili, sono stati trasformati nei grandi centri commerciali. All’inizio, nella maggior parte dei campi legionari, le baracche dei soldati erano di legno mentre i bastioni che proteggevano le caserme erano di legno e terra. Dall’inizio del II secolo si usava il sasso per i restauri, la modernizzazione oppure la rocostruzione dopo gli incendi. Per la costruzione di fortezze e confini, l’esercito romano utilizzava  il più spesso i materiali da costruzione locali. L’esercito gestiva la propria fabbriche di mattoni da dove i prodotti erano contrassegnati con il timbro dell’unità giusta.
Caratteristici dell'architettura militare tardoantica sulla linea di confine del Danubio, sono le torri angolari a forma di ventaglio, estesi dalle mura esterne del forte. Facilitavano l’osservazione e la difesa efficace nel caso dell’attacco  sui muri della fortezza.

Il forte Cannabiaca a Zeiselmauer

Il forte Cannabiaca si trovava presso il confine delle province del Noricum e della Pannonia (Pannonia superior). L’accampamento militare costruito alla fine del primo secolo per un equipaggio di 500 persone era composto da reparti ausiliari includendo la cavalleria e la fanteria (cohors equitata). Controllavano i terreni sulla costa a nord del Danubio densamente popolati dai germani.

Agli angoli inferiori del modello del forte si vede la forma della torri a ventaglio.

Le mura della proprietà presso la casa, una cosa che impressiona e ci si vorrebbe abitare…, ma ritorniamo alle descrizioni. Fuori i muri delle torri a vantaglio si vede delle impalcature di legno e dentro ci sono i sostegni delle trave del soffitto ben conservati.
 
A Tulln sul Danubio

Il forte Comagenis a Tulln faceva parte della catena dei forti romani nel bacino di Tulln. Le fortezze più antiche furono costruite nel primo secolo e furono fortificate con il muri di mattone essiccato oppure unito con una palizzata di legno. Un’scrizione dell’inizio del II secolo  informa di un’unità di arceri a cavallo trasferita del Commagene (oggi la Turchia orientale) al confine del Danubio. I cavalieri costruiscono una parte del forte di pietra e la chiamarono Comagenis.
Nel IV secolo, le fortificazioni furono rinforzate grazie alle torri massicce sul progetto della lettera „U”. La torre romana che proteggeva il forte di cavalieri da ovest è uno dei monumenti  meglio conservati nel limes danubiano in Austria. Nel medioevo compieva il ruolo di un arsenale che manteneva le armi e il polvere nello scopo di proteggere la città (il torre del polvere). Nel XIX secolo c’era un magazzino del sale dal quale il nome di „Salzturm” (la torre del sale) era conosciuto.

Accanto ai monumenti, Tulln sul Danubio è popolare delle sue fontane. Cosa in città può deliziare più di una fontana in una giornata calda. Ce ne sono tante.

Si riferiscono sia alla mitologia sia alla storia e rappresentano gli stemmi di tutti i comuni della provincia di Tulln.

La fontana sulla via  Rudolfsstraße e la via Wiener Straße che interseca.

E sulla piazza di rappresentanza Hauptplatz.

Museo cittadino di Sankt Pölten

Municipium Aelium Cetium fu costruito all’incrocio della strada romana da Ovilava verso est con la via di commercio lungo il fiume Traisen a nor oppure attraverso le Alpi a sud. 

La ceramice del III secolo ritrovata durante i lavori archeologici nelle vicinanze del Municipio. Nel magazzino c’erano almeno 250 piatti metà dei quali erano stoviglie in terra sigillata delle ultime serie di produzione.

Nella posizione privilegiata, accanto al percorso da Aelium Cetium a nord, si trovava il forte Augustianis. Analogamente come negli altri forti lungo il limes danubiano era disposta un’unità militare che controllava il confine dell’Impero Romano. La porta romana a Traismauer è una della più antiche costruzioni in Austria. Le torri di difesa costruite sul progetto nella forme del ferro di cavallo nel III secolo ospitarono in seguito le sale di guardia destinate per la guardia di porta e per quelli di turno di notte.


Romano Favianis a Mautern sul Danubio

Il forte Favianis controllava l’attraversamento fluviale. Era uno dei campi militari al quale era attribuito il nome di castellum che proteggava inoltre il confine naturale. Dall’anno 300 d.C. una parte dei soldati era responsabile dei lavori di costruzione, tra l’altro della produzione dei mattoni stampati (con timbro). 
Nelle vicinanze del forte si trovavano gli insediamenti civili. Ci abitavano sia  le famiglie dei soldati sia i fornitori locali, i mercanti e gli artigiani che producevano gli oggetti di uso quotidiano.

Nella moderna Mautern sul Danubio vicino alle mura romane si trova una scuola e in un parco giochi giocano i bambini, solo una favola...


Simile alle altre strutture di guardia di frontiera sul Danubio, nella tarda antichità, il forte è stato rinforzato di torri angolari sul progetto di ventaglio ed esteso al nord. Nella foto una delle torri conservate, nel fondo si vede una torre romana con un contorno delle mura a ferro di cavallo. Un solido muro di mattoni è stato conservato fino al terzo piano. Dalla metà del IV secolo le fortificazioni massicce proteggevano non solo le unità militari ma anche il popolo civile. Il rischio di essere attaccato era specialmente grande nel periodo dei raccolti quando tutti, i soldati compresi erano necessari nella raccolta. Maggiori raccolti attiravano più i nemici.


Pöchlarn

Ho intenzione di visitare un altro museo ma a causa del caldo dalla mattina sto cercando „una pozza d’acqua”.

Per un attimo dimentico la sete, perché c’è un bello verbasco accanto alla strada.

Museo cittadino Arelape a Pöchlarn

All’inizio del primo secolo dopo essere formato il confine del nord dell’Impero Romano, furono costruite le fortificazioni nei punti strategicamente importanti. I romani costruirono un campo dei legionari chiamato poi Arelape.
A cavallo tra il III e il IV secolo gli edifici dove alloggiavano i soldati furono ricostruiti competamente. Parallelamente al muro di difesa del campo ne costruirono un altro e rafforzarono le fortificazioni costruendo le torri sul progetto di ferro di cavallo e di ventaglio (d’angolo). Per di più, i due fossati più antichi che circondavano il campo furono sostituiti con uno più grande a profondo.

Il modello ci presenta le forme delle torri dopo la ricostruzione del forte che proteggeva il confine di nord dell’Impero Romano fino al V secolo.

Il forte Arelape dove si legge nei fonti antiche era uno dei campi ausiliari sul territorio di Noricum, c’era anche una base di flottiglia.

Il Danubio, una via d’acqua ed una via commerciale nell’epoca romana dove si trasportavano sia dei prodotti di uso quitidiano sia dei beni di lusso come: vino, olive nelle anfore, stoviglie, ceramica di terra sigillata dalle botteghe del Reno ed ostriche come una delicatezza esotica.

Enns


La città appartiene alla rete internazionale delle città chiamata Cittaslow.

Ce ne informa un segno della chiocciola. 


Museo di Lauriacum ad Enns

Grazie alle sua posizione privileggiata sul Danubio ed alla foce del fiume Enns, dall’inizio del primo secolo, il piccolo insediamento Lauriacum fu creato. C’era une sede di un commerciante e possibilmente quello militare. Il nome dell’insediamento indica un oppidum celtico che si trovava nella zone di Enns, vicino alle traversate principali del Danubio e della via commerciale dove percorreva l’ambra.
Alla fine del II secolo i soldati di fanteria costruiscono un campo militare vicino all’insediamento civile, dal quale prende il nome. Lauriacum dodato di una vasta infrastruttura militare e civile è una sede del comandante della legione ed una sede provvisoria del governatore della provincia di Noricum essendo non solo una base militare ma anche un centro amministrativo importante.
(Il territorio del regno norico era collegato a Roma da un mutuo accordo di amicizia per motivo di cui fu annesso all’Impero Romano senza combattere.)

La città di Lauriacum creata presso il campo legionario, ha ricevuto lo status di città in 212 e si stava trasformando in un grande centro di commercio al confine norico sul Danubio. A Lauriacum si stabilì, fre le altre, una ditta di commercio d’Aquileia che esportava il sale, il ferro e i metalli preziosi dal Norico.
Nel periodo pericoloso della tarda antichità, analogamente negli altri forti romani lungo il limes danubiano, la popolazione civile si è trasferita in campo legionario fortificato.

Il museo nell’antico municipio ospita una delle collezioni archeologiche le più vaste dall’epoca romana in Austria.

 

Lo schema di un legionario romano. Ai soldati hanno affidato i doveri della guardia di frontiera e i loro sottoufficiali avevano le diverse funzioni affidate negli uffici dell’amministrazione della provincia. I legionari svolgevao le funzioni della costruzione includento la costruzione o l’ampliamento delle struttute militari o degli immobili di interesse pubblico. Costruivano le strade, lavoravano nelle cave, si occupavano del trasporto o della produzione dei materiali da costruzione.


Ipocausto, il modello di riscaldamento a pavimento e a parete.
Il pavimente si appoggiava sui pilastri di mattone o di pietra, collegata da archi di mattone a cuneo o di grandi tegoli in laterizio. L’aria calda usciva dalla stanza dove si trovava il focolare e passava tra i pilastri sotto il pavimento. In seguito, l’aria era condotta nelle pareti attraverso i canali nei mattoni forati o gli altri tubi di argilla.

Museo cittadino di Leonding

L’unità maggiore la più vicina era disposta nel forte Lentia (Linz). Fra la catena di torri di guardia e gli accampamenti militari si poteva comunicare usando i segni di fuoco. E la ottima rete di comunicazione (via terra e via mare) era la base dell’amministrazione dello stato romano che funzionava correttamente.
L’odierna Alta Austria si sviluppava nell’epoca romana grazie alle tre strade principali. Un collegamento dall’est all’ovest con Carnuntum attraversava Lauriacum (Enns) e Ovilavis (Wels) fino a Iuvavum (Salisburgo). A Ovilavis si incontrava cosidetta via Norica, una via norica principale che collegava il nord con il sud della provincia di Norico e correva attraverso il Passo di Pyhrn. All’inizio del III secolo hanno modernizzato la strada litoranea sul Danubio a Boiodurum (Passau), che indica l’importanza militare di questo collegamento.

I detagli di un’auta da viaggio dai tempi romani (la ricostruzione) p.es. un tappo fissando una ruota su un asse.

Linz

La città storica ma anche dei veicoli variati.

È vero che non è nessun monumento, ma durante il percorso ci fa ridere e la fatica scompare. 


Klosterneuburg

Vienna - Klosterneuburg all’occasione delle XXII Giornate della Cultura Polacca in Austria
La via di limes da Vindobona (Vienna) ad ovest doveva evitare Klosterneuburg da sud perché fra Vindobona e Comagena (Tulln), la Selva Viennese (der Wienerwald) in alcuna parte „scivolava” e „scendeva” fino alla riva del Danubio. Tuttavia, esisteva una via di collegamento frequentata dall’esercito. Percorreva le successive regioni di Vienna: Heiligenstadt, Nußdorf e Kahlenbergerdorf e come una via militaria era frequentata dai civili come una via di valore locale. Attualmente, il forte a Klosterneuburg viene chiamato Asturis (una pubblicazione scientifica), tuttavia le ricerche archeologiche hanno scoperto il nome di Arrianis.
Il forte romano Arrianis è stato costruito nella seconda metà del primo secolo d.C. e gestito da un’unità ausiliaria (coorte) per proteggere il confine occidentale della provincia di Pannonia. Il nome viene confermato dai timbri in laterizio che possibilmente venivano prodotti e cotti nella foraci militari. Ovviamente il nome della struttura è stato esteso ad un villaggio civile vicus che si sviluppava accanto.


Klosterneuburg - all’epoca romana di Arriana Castra, era il campo più occidentale della unità ausiliarie della provincia di pannonia Superiore.

La descrizione in polacco:
 

in tedesco: